Diario dal Brasile

disponibili.

Giorno 54 (31/3/03)

A parte i quotidiani impegni, in serata c'è una riunione con l'Associazione di Quartiere: Gianluca, il volontario sponsorizzato dalla CEE, incontra i responsabili del quartiere per pianificare la ricerca che lo porterà a visitare la maggior parte delle famiglie del quartiere. Sono presenti alcuni responsabili di via ma non tutte le 11 vie del quartiere sono rappresentate. Da notare la faccia tosta del presidente che, dopo aver ascoltato la presentazione del progetto e della ricerca, ha affermato che era una cosa che lui aveva già studiato da tempo. Si è anche detto interessato a partecipare di persona alla raccolta dati, avendo molto tempo libero in quanto disoccupato. Non è considerato molto credibile, per il suo stile da politicante, per fare affermazioni tipo "Io ho già trovato lavoro a 20 persone del quartiere" mentre lui continua ad essere disoccupato. Insomma, uno a cui non dare troppa corda per non trovarsi ingarbugliato. Gli altri presenti sono conosciuti e molto più impegnati nella comunità da tempo.

Giorno 57 (03/4/03)

Sveglia all'alba per andare alla rodoviaria (la stazione degli autobus) a ricevere Stefano, un fotografo che si è accordato con l'associazione per venire in Brasile a sue spese e fare foto da utilizzare poi in una mostra e in altre attività dell'associazione. Noi gli offriamo vitto e alloggio e lo accompagniamo nei vari luoghi da fotografare ma l'impegno non è da poco perché la lista di posti in cui andare è lunga.

Giorno 58 (04/4/03)

Oggi è l'ultimo giorno di Sergio in Casa Nazaré. Inizialmente era previsto il suo rientro in Italia con sua moglie Dalva, poi ha trovato un lavoro, sempre nell'ambito sociale, nella Cooperativa APJ, un centro di formazione e lavoro creato 18 anni fa dal missionario Giovanni Battista Lisa, meglio conosciuto come padre Giovanni.

Per evitare lacrime fra i bambini e commozioni varie, Sergio ha pensato bene di annunciare in modo lieve la sua partenza: ha detto che sarebbe stato meno presente in Casa Nazaré perché aveva altri impegni in APJ ma continuando ad abitare nel quartiere sarebbe stato facile incontrarlo.

Giorno 61 (07/4/03)

Dopo numerose telefonate di sollecito, trascorsi due mesi dall'inizio delle attività a Casa Nazaré, il settore sanità del comune ha finalmente consegnato gli spazzolini da denti per i bambini. Forse in Italia è una cosa fuori del consueto ma qui, a tutte le scuole, asili e centri per bambini, il comune dà gratuitamente gli spazzolini da denti nell'ambito della prevenzione. E' evidente che le famiglie italiane possono permettersi quel misero costo che qui è elevato per alcune tasche.

Giorno 62 (08/4/03)

Anche Stefano ha un po' paura della febbre gialla e si fa accompagnare a un dispensario sanitario per essere vaccinato. Forse dopo aver visto la struttura sanitaria, bisognerebbe temere la sanità locale quanto la malattia. In contemporanea, accompagniamo due dei nostri bambini per togliere i punti di sutura che hanno avuto dieci giorno fa, quando giocando si sono scontrati con le teste l'uno contro l'altro. Infatti, a un bambino sono stati tolti usando il bisturi e l'altro è stato rimandato a domani perché non avevano i ferri adatti sterilizzati e neppure lo sterilizzatore.

Giorno 64 (10/4/03)

Nel pomeriggio accompagno Stefano a fotografare la creche e il quartiere di Taquara. La sua ispirazione artistica viene stimolata molto dai bambini che giocano, dalla partita di calcio femminile e dalla capoeira che un gruppo di copoeristi sta eseguendo nella locale scuola durante un momento di ricreazione. Accompagnandolo in giro, ho colto che le persone in movimento sono fra i soggetti che preferisce, soprattutto scattando le foto da angolazioni inconsuete per un fotografo delle vacanze come me.

Giorno 65 (11/4/03)

Nella mattina viene a trovarmi per la seconda volta Clara Emilia, vice-sindaco di Frei Gaspar (vedi Giorno 16 - 21/2/03). La visita è legata al fatto che la nostra associazione, prima di concedere gli aiuti per il mantenimento della creche, ha contattato un'associazione di Milano che si era impegnata per finanziare la