costruzione della nuova creche e questa ha chiesto alcuni chiarimenti: ho quindi fatto da interprete per poter scrivere l'email in italiano.

Nel pomeriggio Stefano ha avuto modo di visitare il progetto Adolescente Gente Nova, nella località rurale di Laijinha, a 15 km da Teòfilo Otoni. Si tratta di una insegnante in pensione che ha attrezzato la sua casa di campagna in casa di accoglienza per ragazzi a rischio di quartieri degradati della città, fornendo un servizio di doposcuola nel suo convitto dal lunedì al venerdì. Quest'anno ha deciso di ridurre drasticamente il progetto da oltre venti a solo tre adolescenti: è molto stanca, non riceve più fondi pubblici, le nostre adozioni a distanza sono poca cosa e, soprattutto, le mancano le persone che l'aiutino con i ragazzi.


Giorno 66 (12/4/03)


Stamattina, mentre Tina è andata a fare gli acquisti per la settimana, io sono rimasto a Casa Nazaré perché, oltre ai muratori che continuano a far manutenzione alle piastrelle cedenti qui e là, abbiamo una insegnante volontaria che insegna pallavolo ai ragazzi ex di Casa Nazaré dalle 7.30 alle 9 del mattino. E' un servizio che facciamo al quartiere e un modo per tenere i legami con i nostri "vecchi" ragazzi.


Giorno 67 (13/4/03)


Nel pomeriggio, la consueta riunione mensile dei genitori è stata un'altra occasione per fare opera di prevenzione nei confronti della dengue, la malattia portata dalla stessa zanzara della febbre gialla e per la quale non esiste vaccino. L'oratore di turno, col supporto di un video, era un operatore del settore educazione della Fondazione Nazionale di Sanità (FUNASA).

Osservando il comportamento dei genitori durante queste riunioni mensili, si riesce a capire perché i figli si comportano in un certo modo. Infatti, fra i genitori, la disattenzione è alta e chiacchierano anche più dei figli, disturbando un po' lo svolgimento.


Giorno 71 (17/4/03)


Una giornata diversa dal solito, questo giovedì per Casa Nazaré. Da tempo le insegnanti della casa stavano preparando insieme a Sônia, la coordinatrice che segue la parte pedagogica, l'evento che si è svolto oggi. Messi da parte, finalmente, quest'anno i coniglietti e le uova di cioccolato con le relative frasi augurali, ritenute più da supermercato che Pasqua, i bambini hanno partecipato a una giornata speciale di celebrazione della Pasqua. Tutti i 120 bambini della casa sono stati presenti insieme, abolito il turno del pomeriggio, per presentare ed assistere ad un momento di riflessione sull'originale significato della Pasqua. Nonostante il grande numero, tutto si è svolto bene, senza quei problemi che si potrebbero avere con un numero così rilevante di presenti in ambienti che normalmente ne ospitano la metà per turno. L'attenzione è stata superiore alle aspettative e, anche se è stato prevalentemente un momento di riflessione, non è mancato un momento di festa con pranzo per tutti e dolce finale offerto da una locale benefattrice.


Giorno 72 (18/4/03)


Venerdì Santo è festa in Brasile. Casa Nazaré è chiusa come lo sono le scuole e tutte le attività commerciali. Siamo solo in tre in casa: i due volontari del progetto europeo sono partiti per un periodo di vacanza, uno già da una settimana e l'altra da due giorni; anche Stefano, il fotografo volontario, ha deciso di partire per un giro in Bahia, visto che ha fatto ormai oltre 5000 foto con la sua macchina digitale.

In serata le Via Crucis delle varie parrocchie portano molte persone per la strada. Mi pare che la gente senta molto di più questa memoria di sofferenza e morte che quella della gioia della resurrezione: quando si è abituati a portare una pesante croce…


Giorno 73 (19/4/03)


Anche noi, Sergio, Dalva e io, partecipiamo alle celebrazioni della Veglia di Pasqua nella locale chiesa parrocchiale. Il parroco è un missionario italiano, don Giovanni Lisa, da oltre 30 anni attivissimo fra chi lotta per una vita dignitosa. Possiamo proprio dire che molte messe di Pasqua in Italia sembrano piuttosto funerali al confronto con quelle celebrate qui; per i contenuti non mi pronuncio.


Giorno 74 (20/4/03)


Domenica di Pasqua all'insegna del riposo. Il mezzogiorno ci vede ospiti a pranzo dalle suore italiane che qui operano, le Figlie di N.S. della Neve, una congregazione

Il mondo è bello perché è vario...

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